13 maggio 2013

Down to the ground

Non ho più fiato.
Fiato per dire, fiato per gridare, fiato per essere puntuale.
Temo me stessa. Questa volta mi prendo sul serio.
Matassa, di un groviglio senza principio né fine.
Disorientata fino alla vertigine.
Irrisolta e sconfitta come lacci di raso. Quelli che si disfano sempre.
È questo dunque, il crollo.
Crollo opacità zero percento.
L'essere madre è l'unica certezza.
Ma a questa madre manca troppo la sua.
E il vuoto, oggi, è un dolore che si fa spazio.

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